Associazione Volontaria per la Pace
FONTI DI PACE
Progetti di Sostegno alle Popolazioni Disagiate
In collaborazione con Chiesa Valdese e Palestinian Medical Relief Society
Avanzamento del progetto
Questo rapporto copre il secondo mese dal 1 al 31 luglio 2024.
Il team, composto dal medico generico, infermiera, psicologo e tecnico della riabilitazione, ha continuato a visitare e fornire servizi a 295 feriti di cui 126 maschi e 82 femmine sotto i 18 anni; 59 maschi e 28 donne di età superiore a 18 anni per un totale di 545 prestazioni: assistenza sanitaria e preventiva, assistenza infermieristica, supporto psicologico e servizi di riabilitazione. Alcune situazioni sulla base alla valutazione della loro salute e delle necessità hanno ricevuto diverse prestazioni. Il sostegno psicologico è rivolto anche agli operatori sanitari.
Tipologia prestazione | Numero assistiti | Totale prestazioni |
---|---|---|
Prestazioni medico generico | 82 | 130 |
Prestazioni infermieristiche | 88 | 210 |
Supporto psicologico | 72 | 110 |
Prestazioni riabilitative | 53 | 95 |
Totale numero prestazioni | Prestazioni minorenni | Prestazioni adulti |
---|---|---|
545 | 220 M / 134 F | 150 M / 41 F |
Il primo luglio sono stati aperti 39 nuovi casi, così classificati: pazienti di età inferiore a 18
anni: 18 maschi e 9 femmine; pazienti di età superiore a 18 anni: 10 maschi e 5 femmine.
E’ stata condotta una valutazione di questi casi, esaminando la natura e la qualità dei
servizi di cui avevano bisogno, nonché il numero di prestazioni necessarie per ciascun
caso specifico.
Nel corso del mese di luglio S.M. T. una ragazza di18 anni, già ferita, è mancata in conseguenza delle ferite riportate dai bombardamenti israeliani, mentre sfollava dalla città di Khan Yunis. Di conseguenza, il numero di fascicoli attivi è stato ora ridotto a 294 fascicoli.
Alcuni casi richiedono servizi quotidiani, come la medicazione delle ferite. Dove possibile anche affrontando i rischi dei continui bombardamenti siamo stati presenti e in taluni casi abbiamo fornito garze, disinfettanti e materiali sanitari per il trattamento. Abbiamo istruito i feriti e le loro famiglie sul trattamento delle ferite assicurando comunque l’assistenza continua.
Tra le sfide affrontate la difficoltà nel raggiungere i casi a causa della distruzione delle reti di trasporto e delle
strade che collegano i governatorati; il Team ha dovuto affrontare sfide significative per
raggiungere i pazienti anche a causa dei ripetuti ordini di evacuazione da parte
dell’esercito israeliano con trasferimenti di famiglie e rapidi sfollamenti causati dai ripetuti
bombardamenti di scuole, tende e ospedali.
I civili sopravvivono nella paura e nell’ansia,
confusione e instabilità, a maggior ragione che non possono rimanere nello stesso posto
e costretti a continui spostamenti.
Il team ha fornito la necessaria presenza garantendo consultazione e prestazioni adeguate. E’ stata offerta consulenza e orientamento medico sia ai pazienti inseriti nel progetto che alle loro famiglie, con un follow-up continuo e una valutazione del recupero e dell’evolversi dei singoli casi.
Le visite includono la valutazioni delle lesioni, la prescrizione e fornitura di farmaci adeguati, trattamenti basati sulle esigenze specifiche di ciascun paziente. Sono stati osservati miglioramenti in diversi pazienti, attribuibile alla costante e meticolosa assistenza.
Lo psicologo ha lavorato per trasmettere tecniche di rilassamento e per facilitare il sollievo emotivo.
Tra i casi in evidenza c’è quello di S. Al O. una bambina di sette anni. S. ha subito una
ferita da arma da fuoco alla testa mentre era in fuga da Rafah e ora vive sfollata in una
casa parzialmente distrutta a Khan Younis con la sua famiglia, sette persone. La ferita
riportata l'ha resa profondamente depressa e affetta da debolezza generale. Grazie agli
sforzi coordinati con il nostro team e la famiglia di S. ci sono stati miglioramenti sia per
superare le difficoltà di movimento, ma anche sotto l’aspetto emotivo.
Nelle sessioni si
sono applicate tecniche di rilassamento muscolare per migliorare la sua concentrazione e
abbiamo fornito un libro da colorare e dei palloncini per aiutarla ad alleviare lo stress
psicologico. E’ stato fornito a S. anche un deambulatore.
Appena ci sarà la disponibilità sul mercato acquisteremo dispositivi per i casi con disabilità permanenti o temporanee, pannoloni e kit igienici e torneremo a fornire latte in polvere in particolare per i bambini con problemi alimentari.
Un grazie ai donatori e al finanziamento della Chiesa Valdese che permettono al nostro partner Palestinian Medical Relief Society di portare assistenza e supporto ai feriti e ai loro famigliari.
Grazie ai contributi dei donatori e alla collaborazione con il Palestinian Medical Relief Society è iniziata la distribuzione del latte in polvere per bambini da 0 a 2 anni. È stato complicato riuscire a trovare il latte, ma era una delle priorità che ci erano state esposte. Le madri partoriscono in condizioni difficili e dopo una gravidanza di sofferenza, con scarsa alimentazione e di nutrimento adeguato per loro e i figli. Dopo il parto i neonati hanno bisogno di sostegno alimentare vitaminico, stante anche che tante madri non riescono ad allattare i loro figli. Il latte in polvere può sopperire alle necessità alimentari del neonato. Continuamo a sostene i bambini e la popolazione palestinese di Gaza.
Grazie
Fonti di Pace
Report della nostra cooperante Giuditta Brattini
Il Ministero della Salute palestinese avverte della grave carenza di medicinali e materiali di consumo medici necessari per fornire servizi di emergenza, operazioni, cure primarie e vari servizi sanitari, il cui saldo è diventato pari a zero negli ospedali e nella fornitura di servizi, mettendo a rischio la vita dei pazienti. Fa appello a tutte le istituzioni umanitarie internazionali affinché si adoperino per fornirli e introdurre i beni necessari, alla luce della continua aggressione e occupazione israeliana di tutti i valichi della Striscia di Gaza.
Aggiornamento:
Ministero della Sanità palestinese a Gaza.
20 maggio 2024
Rapporto statistico quotidiano sul numero dei martiri e dei feriti a seguito dell'aggressione israeliana in corso nella Striscia di Gaza per il 227° giorno.
L'occupazione israeliana ha commesso 10 massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, provocando la morte di 106 persone e il ferimento di 176 palestinesi nelle ultime 24 ore.
Numerose vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, senza che le ambulanze e la protezione civile possano raggiungerle.
Il bilancio dell'aggressione israeliana è salito a 35.562 morti e 79.652 feriti dal 7 ottobre scorso.
Il Sottosegretario Generale alle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari Martin Griffiths dichiara: “la carestia nel nord di Gaza è imminente. I palestinesi della striscia stanno affrontando una crisi insostenibile alla luce della mancata fornitura di aiuti al nord, una violazione del Diritto Internazionale Umanitario”.
Il nostro partner nella striscia di Gaza Palestinian Medical Relief Society, grazie ai contributi raccolti ed inviati, ha iniziato a distribuire 65 pacchi viveri a famiglie sfollate nelle tendopoli. La distribuzione era in corso nell’area di Rafah, ma il team del Palestinian Medical Relief Society ha dovuto evacuare e sospendere la distribuzione causa l’invasione israeliana via terra e come ci scrive dr. Aed Yaghi direttore del P.M.R.S. di Gaza “è importante avere in “sicurezza” i nostri operatori.” Ci auguriamo di poter riprendere la distribuzione al più presto.
Il pacco contiene: pasta, riso, olio, formaggio, farina, scatolette di: carne, ceci, pomodoro, fagioli, pesce e una confezione di thè
Promotore del progetto è Komina Şano, un'istituzione teatrale affiliata a Tev-Çand Mesopotamia (Movimento artistico e culturale democratico della Mesopotamia), che si occupa della promozione e produzione teatrale. Tra le sue attività ci sono un festival teatrale biennale, workshops e corsi di recitazione, produzione e promozione di una stagione di spettacoli teatrali annuale.
Co-promotore è Tev-Çand Mesopotamia, a cui partecipano democraticamente tutti i popoli della Siria orientale e settentrionale. Il movimento ha integranti kurdi, arabi, assiri, yazidi, armeni e circassi, che lavorano in diverse discipline artistiche, e in particolare la musica, il teatro, il cinema e la danza. Il movimento organizza spettacoli, laboratori, workshops, concerti ecc. e promuove la produzione e la rappresentazione artistica in tutto il territorio. È un’organizzazione senza fine di lucro che promuove la democrazia, l'ecologia e la libertà delle donne in tutto il suo lavoro.
Oltre a istituzioni come Komina Filma Rojava, Hunergeha Welat, Komina Şano, Pargîn, Tev-Çand gestisce centri di cultura e arte in molte città e quartieri dove promuove attività per bambini, donne e giovani.
L’obiettivo principale del progetto di Scuola Estiva di Teatro è quello di promuovere, attraverso la condivisione delle differenze (loro stesse valore e arricchimento) i valori sociali, etici e etnici di giovani provenienti da diverse culture (kurda, araba, assira, armena) e background religiosi (cristiani, yazidi, musulmani) utilizzando come medium comune l'educazione e le attività artistiche, con speciale riferimento al teatro.
Il progetto della Scuola Estiva di Teatro mira altresì a formare gli studenti come artisti sempre con l’obiettivo finale di creare una cultura della vita democratica. Il progetto intende promuovere una cultura dell’arte libera, attraverso il riconoscimento e potenziamento di valori culturali e sociali differenti.
Il progetto della Scuola Estiva di Teatro sarà dunque uno sforzo collettivo di lavoro e produzione comune attraverso il teatro, sempre favorendo la partecipazione e promozione delle differenze per contribuire artisticamente allo sviluppo di una identità culturale plurale.
Il progetto della Scuola Estiva di Teatro si svilupperà durante un periodo di 3 mesi presso il Centro di Cultura e Arte Dêrîk nel distretto di Dêrîk del Cantone di Cizîre, nel Nord e Est della Siria. Dunque il progetto si svilupperà in un ambiente caratterizzato dalla presenza di persone appartenenti a nazioni e credenze diverse.
La formazione teatrale si effettuerà presso la scuola per 3 mesi durante il periodo estivo e si concluderà con spettacoli teatrali diversi oltre che con la rappresentazione di uno spettacolo teatrale preparato appositamente dagli studenti.
Nell'ambito della formazione teatrale verranno impartiti corsi di scrittura, regia e recitazione. Durante i corsi di formazione verranno impartite lezioni artistiche teoriche e pratiche di arte teatrale.
Si svolgeranno complessivamente 12 eventi artistico-teatrali (rappresentazioni, seminari, ecc.), ovvero un evento alla settimana. Verranno formati complessivamente 25 studenti, di età compresa tra i 16 e i 20 anni. Gli studenti e le studentesse rappresenteranno le varie nazioni e credenze.
Tanto la formazione come le rappresentazioni saranno documentate e filmate e saranno seguite dalla stampa durante la loro realizzazione.
Programma settimanale dei corsi del progetto Scuola Estiva di Teatro; Quattro (4) ore di formazione giornaliera
1° Giorno | 2° Giorno | 3° Giorno | 4° Giorno | 5° Giorno |
---|---|---|---|---|
Scrittura (Sceneggiatura) | Regia | Recitazione | Preparazione spettacoli | Attività artistiche (Rappresentazione teatrale, seminari, eventi culturali, ecc.) |
Voce | Costo | |||
---|---|---|---|---|
4 Insegnanti | 1.200 € | |||
Trasporto (noleggio auto, benzina, autista) | 1.200 € | |||
Acquisto materiali tecnici (macchina fotografica, stampante, materiale didattico, cancelleria, carta, quaderni, matite, ecc.) | 1.000 € | |||
Logistica | 2.500 € | |||
Costo degli eventi artistici | 2.500 € | |||
Spettacolo teatrale finale degli studenti (sceneggiatura, attori e regista saranno studenti della scuola) | 2.000 € | |||
Preparazione di un documentario | 1.000 € | |||
Totale | 11.400 € |
I Progetti su cui stiamo lavorando - Puoi darci una mano anche tu!
Relazione conclusiva
Nel corso di 9 mesi di attività, gennaio-settembre 2023, il team del nostro partner Palestinian Medical Relief Society riabilitatore, fisioterapista, terapista occupazionale, psicologo si è preso cura di 117 persone con disabilità.
Prestazioni effettuate nel corso del progetto gennaio - settembre 2023:
Descrizione Servizio | Totale Erogati | |
---|---|---|
Riabilitazione | 1080 | |
Fisioterapia | 1236 | |
Terapia Occupazionale | 986 | |
Supporto psicologico a disabili e Caregivers | 961 |
Delle persone con disabilità, 117, alcune hanno usufruito di diverse tipologie di prestazione, a seconda delle necessità evidenziate.
Riabilitazione, risultati:
Durante il progetto 41 disabili hanno beneficiato delle prestazioni del Tecnico alla Riabilitazione. Nel corso di 9 mesi 32 disabili hanno riportato dei miglioramenti. Maggiore autonomia nei movimenti quali semplici spostamenti dalla carrozzina al letto; sicurezza nell'uso degli ausili messi a disposizione; raggiungimento di un equilibrio nella postura e coordinamento dei movimenti braccia, gambe.
Terapista Occupazionale, risultati:
Durante il progetto 37 disabili hanno beneficiato delle prestazioni del Terapista Occupazionale. Nel corso di 9 mesi per 23 disabili hanno riportato dei miglioramenti raggiungendo una parziale autonomia nelle attività quotidiane quali pettinarsi, mantenere l'igiene personale, mangiare, vestirsi e scrivere. L'attività del terapista occupazione è stata principalmente rivolta a stimolare l'attenzione del disabile, focalizzando sul coordinamento dei movimenti al fine di raggiungere l'autonoma per le piccole azioni quotidiane.
Fisioterapista, risultati:
Durante il progetto 55 disabili hanno beneficiato delle prestazioni del Fisioterapista. Nel corso dei 9 mesi per 33 disabili hanno riportato dei miglioramenti in particolare con un rafforzamento della massa muscolare. In generale le prestazioni volte al miglioramento e al mantenimento del corpo elastico e in equilibrio per permette di agire in autonomia.
Psicologa, risultati:
Durante il progetto 13 disabili hanno beneficiato di supporto psicologico individuale. Sono stati aiutati a costruire rapporti di confidenza, stimolare pensieri positivi, ridurre in taluni casi l'aggressività per un approccio positivo verso la comunità. Inoltre lo psicologo ha supportato 35 caregivers che hanno problemi di accettazione della condizione del disabile. Prestazioni volte a far acquisire fiducia alle caregivers, a gestire lo stress e i problemi derivanti dalle condizioni generali della famiglia, cercando anche di coinvolgere il coniuge nelle problematiche quotidiane.
Incontri di socialità:
Nel mese di settembre si è svolto l'ultimo incontro di socialità delle caregivers. Complessivamente nel corso del progetto sono stati 8 gli incontro con il coinvolgimento di 208 caregivers. Durante gli incontri i caregivers hanno potuto confrontarsi tra di loro, parlare dei loro problemi e della gestione del disabile, ricercando insieme le modalità e soluzioni per affrontare i momenti di difficoltà e stress. Per la partecipazione alle sessioni le caregivers hanno beneficiato del trasporto del Palestinian Medical Relief Society.
Ausili:
Gli ausili sono molto importanti per le persone disabili e sono considerati una parte dei servizi opfferti. Il loro uso molto spesso permette di superare le barriere architettoniche e di rendere la persona disabile più autonoma.
Nel corso del progetto sono stati distribuiti 75 ausili come da tabella qui sotto:
Specifiche Ausilio | Previsione Fornitura | Distribuiti | Da Distribuire | |
---|---|---|---|---|
Physiotherapy Ball | 6 | 3 | 0 | |
Ausilio verticale | 8 | 6 | 0 | Carrozzina per bambino | 15 | 15 | 0 | Carrozzina per adulto | 12 | 12 | 0 | Sedia WC con ruote | 6 | 6 | 0 | Nebulizzatore | 10 | 10 | 0 | Materassi antidecubito | 7 | 7 | 0 | Ausilio con ruote per bambino | 3 | 3 | 0 | Ausilio con ruote per adulto | 8 | 8 | 0 |
Il mese di settembre 2023 è stata l'ultima missione nella striscia di Gaza di chiusura del progetto. Ho partecipato alle attività-prestazioni sul territorio da parte del fisioterapista, tecnico riabilitazione, terapista occupazione e psicologo.
Questi servizi vengono fatti a domicilio causa la difficile condizione che impedisce alla persona disabile di andare al Centro di Riabilitazione del P.M.R.S. (C.B.R.) . Prestazioni che è possibile fare anche senza l'ausilio di attrezzature. Con il mezzo del P.M.R.S. ho raggiunto con gli operatori le abitazioni, spesso vicino al border e considerate quindi aree a maggior rischio. I diversi operatori sono ben accolti nelle famiglie e le prestazioni vengono eseguite con professionalità.
Presso il C.B.R. invece ho seguito l'ultimo incontro di socialità tra lo psicologo e le caregivers. Le caregivers hanno raggiunto il C.B.R. con il mezzo del P.M.R.S.. L'incontro molto partecipato e di armonia anche tra le caregivers che in diversi momenti si sono confrontate sui loro bisogni personali e sulle loro paure. Lo stimolo della psicologa al dialogo, al confronto sulle problematiche quotidiane e a prendersi cura di se stesse.
Chiudiamo riportando il desiderio espresso dalle caregivers nel corso dell'incontro: "auspichiamo che le attività possano riprendere presto, per evitare che i nostri famigliari disabili perdano i benefici acquisiti".
Purtroppo dopo l'attacco del 7 ottobre non sapremo quando e come potremo ritornare ai "nostri" bambini ed adulti con disabilità e portare loro sollievo.
Gentile FONTI DI PACE ODV
In qualità di rappresentanza del Movimento delle donne libere TJA (Tevgera Jinên Azad),
Vogliamo esprimere sincera gratitudine per il contributo di 1.300 €
per il sostegno alla stampa del libro "Mahpusta Kadin Olmak (Essere una donna in carcere) effettuato
da Fonti di Pace ODV con sede in Via R. Sanzio 21 Milano (CF: 97409660152)
La generosa donazione di Fonti di Pace è stata di notevole importanza nella stampa e così anche la divulgazione delle esperienze delle donne in carcere in Turchia.
Quasi ogni donna in Turchia purtroppo nella sua vita ha avuto a che fare con il carcere e ne potrebbe raccontare la storia. Esiste una realtà carceraria che ha toccato le emozioni e la vita di ogni donna.
Nel giugno 2022 abbiamo organizzato a Istanbul il workshop "Essere donna in carcere". Il nostro obiettivo era quello di portare all'ordine del giorno il problema delle donne in carcere, di creare una memoria e di condividerla con gli ambienti internazionali. Volevamo che le nostre voci, i nostri sentimenti e le nostre parole fossero strumentali per la solidarietà e a favore delle donne detenute.
Il libro "Essere una donna in carcere"; raccoglie i racconti delle prigioni dal passato al presente da parte delle donne detenute. Contiene le storie delle testimonianze della realtà carceraria negli anni '70, '80, '90 e 2000, quando la lotta di sinistra, di socialista e del popolo curdo fioriva, si rafforzava e si socializzava.
Il libro affronta anche le condizioni di essere detenuta nel carcere di Diyarbakır e parla anche delle violazioni dei diritti nelle carceri. Il volume è di 303 pagine con racconti delle 33 detenute come Figen Ekti, Fatoş Güney, Şadiye Manap, Gültan Kışanak, Rojbin Çetin, Hacer Özdemir, İlkay Demir, Neşe Erdilek, Şenal Sarıhan, Esra Çiftçi, Gülten Kaya, Ümit Efe, Nevin Berktaş, Zeliha Şalcı, Mizgin Aydın, Mürüvet Küçük, Çiğdem Mater, Diren Yurtsever, Fatoş İrven, Sibel Tekin, Yüksel Mutlu, Mevlüde Acar, Rahime Kesici Karakaş, Remziye Rüzgar, Serap Doğan, Ayşe Düzkan, Raziye Öztürk, Gülizar Tuncer, Ruken Gülağacı, Burcu Çelik, Gülseren Yoler, Nesrin Akgül, Nuray Çevirmen e Fince Akman.
La Resistenza di "Jin, Jiyan, Azadî", porti la speranza e un futuro pieno di lotte, in cui nessuno sia privato della libertà.
Inviamo una copia del libro stampato, con la speranza che un giorno lo possiate leggere nella vostra lingua. Cordiali Saluti Tevgera Jinên Azad (TJA)
Appello urgente di aiuto per le vittime del terremoto nel Kurdistan settentrionale e occidentale, in Turchia e in Siria
Nelle prime ore di questa mattina, un forte terremoto ha colpito il nord del Kurdistan (Turchia) e il Rojava/Siria settentrionale e orientale, provocando una catastrofe umanitaria. Il terremoto, di magnitudo 7,8, ha avuto l'epicentro vicino a Mereş (tr. Kahramanmaraş) e Dîlok (tr. Gaziantep), non lontano dal confine con la Siria, e ha causato migliaia di morti, distrutto migliaia di edifici e reso innumerevoli persone senza casa. Con migliaia di persone ancora intrappolate sotto le macerie, si prevede che il numero delle vittime purtroppo aumenterà di molte volte.
Gli effetti di questo devastante terremoto sono aggravati dalla corruzione pervasiva che è stata istituzionalizzata durante i due decenni di governo di Recep Tayyip Erdogan e del suo Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP). Le nomine ai ministeri, tra cui il Ministero dell'Ambiente e dell'Urbanizzazione, e ad altri enti governativi sono determinate dal nepotismo e dalla fedeltà a Erdogan e all'AKP piuttosto che dal merito, e i progetti di costruzione, a lungo propagandati dallo Stato turco come simbolo del suo successo, sono assegnati a società con stretti rapporti con l'AKP.
È noto che la Turchia e il Kurdistan si trovano in una posizione precaria, vicino a importanti linee di faglia geologiche, che mettono la regione a rischio di forti terremoti. Un terremoto mortale di magnitudo simile ha colpito il Kurdistan meridionale e orientale (Iraq e Iran) nel novembre 2017 e aree della Turchia nell'agosto 1999. Tuttavia, non sono state adottate misure sufficienti per affrontare questo rischio consolidato, nonostante la presenza di aree urbane a crescente densità di popolazione e di due delle principali dighe della Turchia, situate a Riha (tr. Şanlıurfa) e Elazîz (tr. Elazığ), in tutto il Kurdistan settentrionale.
Le aree del Kurdistan settentrionale e della Turchia sono state devastate, con molti edifici crollati ad Amed (tr. Diyarbakir), a 300 km dall'epicentro, e il terremoto ha colpito anche le aree prevalentemente arabe di Hatay in Turchia.
A sud della Turchia, il Rojava/Siria settentrionale e orientale, una regione già colpita dalle continue campagne di aggressione e occupazione dello Stato turco, ha subito gravi perdite. Con centinaia di migliaia di sfollati in Siria a causa dell'aggressione militare turca, questo terribile terremoto nel cuore dell'inverno aggraverà la crisi umanitaria che colpisce i popoli della regione, tra cui curdi, arabi, cristiani e altri.
Il Congresso Nazionale del Kurdistan condivide il dolore di tutti coloro che hanno subito una perdita a causa di questa tragedia e invia le proprie condoglianze, augurando a tutti i feriti una pronta guarigione.
Sappiamo per esperienza che il regime di Erdogan affronterà questa catastrofe naturale in modo cinico e con forti pregiudizi anti-curdi, e chiediamo a tutti coloro che possono di ascoltare l'appello della Mezzaluna Rossa curda (Heyva Sor a Kurdistanê), che opera sul campo in Kurdistan, e di aiutare il più possibile per soccorrere le persone colpite da questa tragedia ed evitare che anch'esse cadano vittime dei calcoli politici del regime di Erdogan.
Consiglio esecutivo del KNK, 06.02.2023Nel corso della missione nella striscia di Gaza sono state monitorate le attività della Dental Clinic inserita nel Primary Health Care Clinic di El Burej e della Dental Clinic inserita nel Primary Heath Care Clinic in Shaty Camp.
Le due Dental Clinic sono state rinnovate, 2020 e 2022, grazie al contributo di donatori e alla sinergia tra le Associazioni Gazzella e Fonti di Pace:
Nel corso della missione, grazie al contributo dell'Associazione Fonti di Pace, sono stati acquistati materiali per le cure dentali.
A Gaza il 70% non ha un lavoro e curarsi o acquistare medicinali molto spesso è difficile.
L'accesso ai servizi pubblici delle Primary Health Care Clinic è l'unico riferimento per la popolazione di Gaza.
Il nostro contributo per sostenere e migliorare le prestazioni del servizio pubblico.
Gaza marzo 2023
Mensilmente circa 2.000 persone si rivolgono alla Primary Health Care Clinic di Shaty Camp per diverse prestazioni, e circa 600 utenti hanno bisogno di cure dentali. Il 70% sono bambini.
Quando abbiamo visitato nel 2019 la P.H.C.C. l'unita' dentistica era dotata di attrezzature obsolete, strumenti di scarsa qualita', carenza di materiali e medicine per la cura. Nel complesso l'unità dentistica non aveva i requisiti necessari per dare adeguata assistenza e cura.
Causa l'occupazione israeliana l'accesso alle cure mediche per i Palestinesi è completamente dipendente dagli aiuti umanitari.
Grazie al contributo delle Associazioni Fonti di Pace e Gazzella nel 2020 sono state acquistate attrezzature nuove quali la poltrona dentista, compressore, amalgamatore seggiola dentista e aiuto, autoclave e armadi per i materiali.
In questi anni abbiamo continuato a mantenere la fornitura minima di materiali per le cure dentali: anestesia, soluzione in polvere per otturazioni, disinfettanti e medicamenti per le terapie canalari.
Oggi possiamo dire che l'unità dentistica della P.H.C.C. di Shaty Camp garantisce la presa in carico di pazienti in sicurezza sanitaria.
Nel corso della visita il responsabile della Dental Clinin ha chiesto la fornitura di nuovi materiali per le cure dentali. Nei prossimi giorni procederemo con la fornitura di quanto richiesto.
Gaza ottobre 2023
Operare portando l'aiuto concreto e tangibile per le popolazioni del mondo prive dei basilari elementi di sostegno.
Installazione della struttura nel centro profughi di Ayasma, una baraccopoli che sorge alla periferia di Istanbul.
Asilo Nido nel villaggio di Tarqumia, che sorge a 20 chilometri a ovest di Hebron, con 16.000 abitanti.
Sostegno al progetto di gestione di una sala di ristorazione e vendita di oggetti di artigianato fatto interamente da donne a Nusaybin.
Sostenere il percorso di integrazione delle mamme straniere, a supporto del loro ruolo genitoriale.
Asilo a Bambi, piccolo villaggio nei pressi dell'Asmara e partecipazione al progetto alimentare per una alimentazione controllata dei bambini eritrei
Nelson Mandela