
Associazione Volontaria per la Pace
FONTI DI PACE
Progetti di Sostegno alle Popolazioni Disagiate
I Progetti su cui stiamo lavorando - Puoi darci una mano anche tu!
Fonti di Pace, da anni già impegnata con iniziative a favore del popolo Palestinese, grazie al finanziamento 8X1000 della Chiesa Valdese, ha realizzato un progetto a favore di persone con disabilità che vivono nella striscia di Gaza, Governorato di Khan Younis. Il progetto ha avuto avvio il 1 dicembre 2021 e si è concluso il 30 maggio 2022. E' stato possibile realizzare il progetto grazie alla collaborazione in loco della Ong Palestinian Medical Relief Society.
Complessivamente il 25% dei disabili che hanno beneficiato dei servizi hanno avuto significativi miglioramenti. I tecnici della riabilitazione si sono posti obiettivi di aiutare il disabile a diventare più autonomo rafforzando le capacità di movimento e integrarlo anche nelle attività familiari e nella comunità. Il terapista occupazionale ha preso in carico disabili con difficoltà di movimento e debolezza nei muscoli e che presentano impedimenti nello svolgimento delle attività quotidiane in modo indipendente come afferrare gli oggetti e mantenere l'igiene personale, acquisire autonomia nel mangiare e vestirsi, imparare a muoversi in autonomia. Il fisioterapista ha impostato il piano di trattamento volto a migliorare i movimenti del tronco e mantenere equilibrio durante la deambulazione.
Il progetto prevedeva anche la fornitura di medicinali per la cura di patologie certificate e farmaci generici quali antibiotici, multivitaminici. E' stato consegnato materiale sanitario monouso, pannoloni e kit igienici.
Per far fronte alle difficoltà quotidiane sono stati consegnati ausili, nel numero di 34: 2 seggiole comode con rotelle, 17 carrozzine, 5 girelli, 4 dispositivi per mantenere la postura eretta, 3 materassi antidecubito, 3 nebulizzatori. I beneficiari sono stati 7 uomini, 5 donne, 13 ragazzi e 9 ragazze.
Nel corso del progetto i rapporti con i famigliari dei disabili sono stati assidui. Si è dimostrato fondamentale il confronto con i famigliari sia per la valutazione delle azioni da intraprendere sia per uno scambio sulle reazioni dei disabili in terapia riferendo eventuali criticità rilevate dopo le prestazioni e/o disturbi fisici intervenuti dopo le terapie/trattamenti. Le relazioni tra i famigliari e i professionisti sono state di collaborazione con attenzione anche alle relazioni dentro la famiglia affinchè tutti i componenti avessero la consapevolezza dei bisogni del famigliare disabile e dei suoi diritti. Si sono tenuti quattro corsi di formazione per stabilire relazioni tra i famigliari dei disabili, relazioni che continuano anche se il progetto è arrivato alla conclusione. Le famiglie hanno condiviso difficoltà e in alcuni casi avviato rapporti di sostegno reciproco. Segnali positivi sono arrivati anche dalla comunità, che ha visto nella presenza sul territorio di figure professionali, tecnico riabilitatore, fisioterapista, terapista occupazione, un messaggio di condivisione e attenzione per le persone con disabilità e sfavorite. La disabilità non più isolata e nascosta.
Fonti di Pace ha concluso il progetto, certificato lo scorso mese di novembre, ma continua il suo intervento a favore delle persone con disabilità nella striscia di Gaza con un nuovo progetto approvato e finanziato con l'8X1000 della Chiesa Valdese e che avrà la durata di 9 mesi a partire dal 1 gennaio 2023 al 30 settembre 2023.
Lo scorso anno è mancata la carissima amica Clelia Salerno. Clelia è sempre stata una presenza importante all'interno dei gruppi che hanno frequentato prima la scuola Strauss in via Brera e poi la palestra Armonia in via Cusani.
Nei gruppi che si sono succeduti è stata da subito molto amata da tutti favorendo e sostenendo la condivisione di esperienze comuni.
Nel suo ricordo è venuto spontaneo proporre, a suo nome, una borsa di studio per 4 bambine Kurde della città di Cizre, in Turchia, poverissima, sul confine siriano, massacrata dall'esercito turco e che è stata in passato il principale centro letterario kurdo.
Lo scorso anno sono stati raccolti 2400 euro di cui 1200 inviati subito e 1200 permetteranno anche quest'anno di affrontare un nuovo anno scolastico, tenendo così vivo il ricordo di Clelia.
Lo scorso mese di agosto l'Associazione Hanan, grazie al contributo di Fonti di Pace, ha organizzato un summer camp a Nuiserat, striscia di Gaza. Le attività dovevano partire il primo agosto, ma l'inizio è stato posticipato di 10 giorni causa l'aggressione israeliana "Breaking Dawn" (5-7 agosto u.s.).
Un'aggressione, dichiarata da Israele, contro la Jihad islamica per ragioni di "sicurezza", ma che in concreto ha causato la morte di 46 civili, 12 erano bambini e bambine, 360 feriti, 16 unità abitative distrutte e 1.500 danneggiate.
L'intervento della Lega Araba e dell'Egitto ha portato ad una "tregua", ma se i bombardamenti sono cessati non lo sono le sofferenze della popolazione di Gaza, più di 2 milioni di civili, che continuano ad essere rinchiusi nella prigione di Gaza.
Il 47% di abitanti presenti a Gaza è costituito da bambini e la popolazione vive ammassata in luoghi sovrappopolati, soprattutto negli otto campi profughi ufficialmente riconosciuti dall'Unrwa, considerati tra i luoghi più densamente popolati al mondo.
Dopo gli attacchi israeliani i bambini devono convivere con lo strazio provocato dalla morte e dalla distruzione.
Le aggressioni armate hanno effetti devastanti sulle vite dei bambini che subiscono l'impatto del trauma e della violenza a livelli incalcolabili. Il conflitto minaccia la salute fisico-mentale dei bambini e dei loro familiari con conseguenze permanenti devastanti. Molti bambini a Gaza non conoscono altro che l'assedio, le aggressioni e vivono ogni giorno con incertezza e stress.
Bambine e bambini spaventati e insicuri a causa della prospettiva di nuove aggressioni e bombardamenti. Uno degli ultimi studi dell'Unicef ha mostrato un aumento del 91% dei disturbi
del sonno e dell'85% dei disturbi alimentari.
Secondo i dati Unrwa nella striscia di Gaza il 42% delle persone sottoposte a trattamento medico per disturbi stress post-traumatico è sotto l'età di nove anni.
Appena dichiarata "la tregua", 8 agosto scorso, l'associazione Hanan ha pianificato le procedure per le attività del summer camp, annunciando il progetto nell'area del distretto di Nuiserat. Le attività hanno avuto inizio il 10 agosto e sono terminate il 30 agosto u.s..
E' stato selezionato il personale da assumere e si è provveduto all'acquisto dei materiali necessari alla realizzazione del progetto quali cancelleria, materiali vari per le attività, kit per l'igiene e merendine/snack per i bambini.
Le attività del summer camp hanno coinvolto 50 bambini e bambine di età compresa tra gli 8 e 12 anni, bambini che hanno già vissuto 4 aggressioni armate negli ultimi 10 anni.
Lo scopo del progetto è stato quello di coinvolgere i bambini in attività ludiche: disegno-pittura, canto, teatro, giochi di gruppo, cercando in maniera indiretta di aiutarli ad esprimere i loro sentimenti, pensieri, paure e sviluppare capacità di lavoro di squadra, fiducia in se stessi, ascolto e comunicazione.
Operare portando l'aiuto concreto e tangibile per le popolazioni del mondo prive dei basilari elementi di sostegno.
Installazione della struttura nel centro profughi di Ayasma, una baraccopoli che sorge alla periferia di Istanbul.
Asilo Nido nel villaggio di Tarqumia, che sorge a 20 chilometri a ovest di Hebron, con 16.000 abitanti.
Sostegno al progetto di gestione di una sala di ristorazione e vendita di oggetti di artigianato fatto interamente da donne a Nusaybin.
Nelson Mandela