Progetto in Collaborazione con Chiesa Valdese

FONTI DI PACE CHIUDE E RILANCIA (IN PALESTNA)

Aggiornamento Novembre 2022
  • Fonti di Pace, da anni già impegnata con iniziative a favore del popolo Palestinese, grazie al finanziamento 8X1000 della Chiesa Valdese, ha realizzato un progetto a favore di persone con disabilità che vivono nella striscia di Gaza, Governorato di Khan Younis. Il progetto ha avuto avvio il 1 dicembre 2021 e si è concluso il 30 maggio 2022. E' stato possibile realizzare il progetto grazie alla collaborazione in loco della Ong Palestinian Medical Relief Society.

    La striscia di Gaza è una delle aree più densamente popolate del mondo, 360 kmq dove vivono circa 2.150.000 persone. Il 56% sono bambini. Da 16 anni Israele ha messo sotto assedio la striscia di Gaza e i valichi di Rafah e Erez sono sotto controllo militare israeliano ed egiziano Movimenti difficili se non impossibile per la popolazione in particolare per disabili e malati che per curarsi hanno necessità di spostarsi. L'energia elettrica viene erogata per sole 8/10 ore al giorno. Gli standard O.M.S. per acqua "potabile" non sono rispettati. Il blocco militare e la pandemia Covid hanno aggravato la crisi economica. La disoccupazione nel 2021 ha superato il 55%. L'Unrwa, agenzia Onu per rifugiati, assiste il 74% della popolazione. Il Ministero Istruzione di Gaza riporta che nell'anno scolastico 2015/16 i bambini disabili erano 2.006; nell'anno 2019/2020 hanno raggiunto il numero di 3.254. La pandemia Covid, gli attacchi armati israeliani, l'ultimo lo scorso mese di agosto, in 3 giorni 44 morti di cui 15 erano bambini e 311 feriti e l'assedio hanno causato un peggioramento della qualità di vita in particolare per i disabili.

In questa realtà la nostra Associazione è intervenuta con un progetto che ha visto coinvolte 180 persone con disabilità, con particolare attenzione ai bambini: 50 disabili di età compresa tra i 18 anni e i 30 anni, 20 femmine e 30 maschi e 130 disabili di età compresa tra i 6 anni e i 18 anni, 60 femmine e 50 maschi. Il progetto era rivolto a persone con diverse disabilità generate da difetti congeniti o conseguenti a parto; persone con disabilità-menomazione intesa come perdita o anormalità a carico di una funzione psicologica o fisica; disabilità acquisita a seguito di malattia e/o eventi traumatici (incidenti, feriti durante gli attacchi). Le prestazioni sono state fatte da professionisti: due tecnici della riabilitazione, un fisioterapista e un terapista occupazionale.

Complessivamente il 25% dei disabili che hanno beneficiato dei servizi hanno avuto significativi miglioramenti. I tecnici della riabilitazione si sono posti obiettivi di aiutare il disabile a diventare più autonomo rafforzando le capacità di movimento e integrarlo anche nelle attività familiari e nella comunità. Il terapista occupazionale ha preso in carico disabili con difficoltà di movimento e debolezza nei muscoli e che presentano impedimenti nello svolgimento delle attività quotidiane in modo indipendente come afferrare gli oggetti e mantenere l'igiene personale, acquisire autonomia nel mangiare e vestirsi, imparare a muoversi in autonomia. Il fisioterapista ha impostato il piano di trattamento volto a migliorare i movimenti del tronco e mantenere equilibrio durante la deambulazione.

Il progetto prevedeva anche la fornitura di medicinali per la cura di patologie certificate e farmaci generici quali antibiotici, multivitaminici. E' stato consegnato materiale sanitario monouso, pannoloni e kit igienici.

Per far fronte alle difficoltà quotidiane sono stati consegnati ausili, nel numero di 34: 2 seggiole comode con rotelle, 17 carrozzine, 5 girelli, 4 dispositivi per mantenere la postura eretta, 3 materassi antidecubito, 3 nebulizzatori. I beneficiari sono stati 7 uomini, 5 donne, 13 ragazzi e 9 ragazze.

Nel corso del progetto i rapporti con i famigliari dei disabili sono stati assidui. Si è dimostrato fondamentale il confronto con i famigliari sia per la valutazione delle azioni da intraprendere sia per uno scambio sulle reazioni dei disabili in terapia riferendo eventuali criticità rilevate dopo le prestazioni e/o disturbi fisici intervenuti dopo le terapie/trattamenti. Le relazioni tra i famigliari e i professionisti sono state di collaborazione con attenzione anche alle relazioni dentro la famiglia affinchè tutti i componenti avessero la consapevolezza dei bisogni del famigliare disabile e dei suoi diritti. Si sono tenuti quattro corsi di formazione per stabilire relazioni tra i famigliari dei disabili, relazioni che continuano anche se il progetto è arrivato alla conclusione. Le famiglie hanno condiviso difficoltà e in alcuni casi avviato rapporti di sostegno reciproco. Segnali positivi sono arrivati anche dalla comunità, che ha visto nella presenza sul territorio di figure professionali, tecnico riabilitatore, fisioterapista, terapista occupazione, un messaggio di condivisione e attenzione per le persone con disabilità e sfavorite. La disabilità non più isolata e nascosta.

Fonti di Pace ha concluso il progetto, certificato lo scorso mese di novembre, ma continua il suo intervento a favore delle persone con disabilità nella striscia di Gaza con un nuovo progetto approvato e finanziato con l'8X1000 della Chiesa Valdese e che avrà la durata di 9 mesi a partire dal 1 gennaio 2023 al 30 settembre 2023.

Da anni Fonti di Pace, anche in sinergia con altre Associazioni, è presente nella striscia di Gaza con diverse attività. In particolare stiamo verificando, in accordo con il Ministero della Salute di Gaza, i bisogni nel settore sanitario che causa l'assedio sono in cronica carenza di farmaci, attrezzature per la prevenzione e la cura. Sul territorio della striscia di Gaza insistono 13 ospedali pubblici e 52 distretti sanitari pubblici - Primary Health Care Center (P.H.C.C). La nostra Associazione è intervenuta nelle realtà di due cliniche dentali, Shaty camp e El Burej, inserite nelle P.H.C.C., dove la condizione delle strutture non corrisponde ai requisiti necessari per una adeguata assistenza sanitaria. Attrezzature obsolete, strumenti di scarsa qualita' e corrosi, mancanza di materiali e medicine per la cura. Abbiamo acquitato un' autoclave per la sterilizzazione degli strumenti, medicinali e materiali per le cure dentali. Tanto altro è necessario e cercheremo di dare continuita' al progetto a favore delle P.H.C.C. con la finalita' di rinnovare attrezzature obsolete, per rendere i presidi affidabili e garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori con l impiego di tecniche di disinfezione degli ambienti e di sterilizzazione degli strumenti per evitare il contagio da virus.


DIARIO DI VIAGGIO NELLA STRISCIA DI GAZA

Di ritorno da Gaza, 8 dicembre 2022 - Pubblicato l'8 dicembre 2022 da Gazzella

Arrivo a Gaza di venerdì e il "border" è affollato di palestinesi che tonano a casa dopo la settimana di lavoro in Israele. Trasportano pesanti borse di plastica probabilmente contenenti cibo e qualche regalo per i figli. La maggior parte sono giovani. Salgo sul bus che dal controllo israeliano mi porta al controllo dell'Autorità Palestinese e dell'Autorità locale. I posti sono già occupati e alcune persone sono in piedi. Subito un giovane si alza e mi fa sedere.

Più del 60% delle persone di Gaza, abili al lavoro, è disoccupato e il salario minimo, come da indicazione dell'Autorità Palestinese, dovrebbe essere di Nis 1.880 circa 540 euro, anche se il salario medio mensile effettivo è di circa 200 euro.

In Israele si va per un lavoro non assicurato e senza diritti. Si accettano queste condizioni per sfamare le famiglie. Si dice che siano stati rilasciati circa 10.000 permessi di lavoro, come carpentiere, muratore o in agricoltura. Sia in uscita da Gaza che al rientro i lavoratori sono sottoposti a controlli individuali per la "sicurezza".

La "concessione" da parte del governo israeliano di permessi di lavoro è il risultato della mediazione tra Egitto, Autorità di Gaza e Israele per allentare le pressioni economiche, ma non solo. Sebbene le ultime aggressioni israeliane, che hanno causato distruzione e morte, Israele non è riuscita a recidere le radici della resistenza che di fatto resta una minaccia. La raccolta di informazioni, secondo Israele, può avvenire anche attraverso gli interrogatori a cui vengono sottoposti nelle fasi di transito dei "border" i lavoratori palestinesi disperati. Questi anche involontariamente possono trasmettere informazioni o essere corrotti. Chi ha toccato con mano i controlli della "sicurezza israeliana" sa di cosa si parla. È quindi necessario, per tutti, fare attenzione a commenti o semplici chiacchierate.

Al mio arrivo a Gaza le strade sono ancora sommerse dalle pozzanghere delle piogge dei giorni precedenti, piogge che hanno provocato allagamenti di case e strade, specialmente nei campi profughi. La mancanza di adeguate infrastrutture fanno di Gaza un territorio fragile. Nei giorni successivi presento la richiesta di permesso di soggiorno e mi viene rilasciata una carta di residenza validità tre mesi, prima del Covid era di 6 mesi.

Nelle lunghe sere trascorse a Gaza senza elettricità e solo con una lampada, ho organizzato il lavoro: visite ai nostri bambini, monitoraggio delle attività delle dental Clinic nelle Primary Health Care di Shaty Camp e El burej dove grazie ai contributi dei sostenitori abbiamo acquistato le poltrone del dentista e altre attrezzature, monitoraggio-chiusura del progetto di riabilitazione a favore di bambini e adulti feriti o con disabilità finanziato nel 2021 dalla Chiesa Valdese con 8×1000 e avvio del nuovo progetto per il prossimo 1 gennaio.

Nel corso delle visite ai bambini adottati da Gazzella trovo situazioni di estrema povertà, famiglie che vivono in case fatiscenti che quando piove entra acqua e senza corrente elettrica. L'acqua dai rubinetti resta "salata", anche se alcune famiglie hanno installato serbatoi di acqua potabile sul tetto. La corrente elettrica continua ad essere distribuita a fasce alterne di 6/8 ore. Alcune famiglie hanno messo luci led; nei palazzi di 13/16 piani con 4 famiglie per piano si può avere corrente H24 da generatori centralizzati. Quest'ultima soluzione è per poche famiglie perché costosa, 250 Nis al mese (circa 70 euro). In alcune case vedo accumulatori con batteria che si ricaricano con le ore di corrente, mentre ospedali e uffici pubblici hanno installato pannelli solari.

Le situazioni delle famiglie che ho incontrato, dove sono presenti mediamente 5 – 8 figli, sono molto misere e il padre o non ha lavoro o fa lavori saltuari. Mentre sono in corso le visite è periodo di raccolta delle olive. Mi raccontano che si lavora 6 ore al giorno per 15 Nis al giorno, circa 5 euro. Le famiglie hanno risentito dei tagli ai fondi dell'Unrwa e tante famiglie di profughi non hanno ricevuto aiuti in generi alimentari.

L'Unrwa,agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, fornisce assistenza sanitaria, istruzione e aiuti alimentari e si è vista tagliare nei mesi scorsi i fondi da parte degli USA. L'amministrazione Biden ha annunciato di voler rinforzare le casse dell'Unrwa, ma condizionando l'aiuto ad un impegno dell'Autorità Palestinese a portare avanti una soluzione a due Stati!

Anche gli aiuti economici erogati da parte dei servizi sociali dell'Autorità Palestinese alle famiglie che vivono in situazione di estrema povertà, sono statibloccatie quest'anno le famiglie hanno ricevuto una sola tranche di pagamento anziché quattro. L'Unione Europea infatti aveva congelato, per ragioni politiche, il programma di aiuti finanziari destinati all'Autorità Palestinese per pagare gli stipendi e le pensioni dei dipendenti pubblici della Cisgiordania e Gaza, sostenere gli ospedali e fornire aiuto alle famiglie vulnerabili. Vi era stata una forte pressione da parte di Israele affinché l'Unione Europea interrompesse l'aiuto finanziario. Israele sostiene che l'Europa accetta che l'Autorità Palestinese continui a premiare economicamente i "terroristi" ed a insegnare nelle scuole l'odio verso Israele e verso gli ebrei in quanto i libri di testo "contengono rappresentazioni emotivamente cariche della violenza israeliana che tendono a disumanizzare l'avversario israeliano" (da uno studio indipendente condotto dal Georg Eckert Institute).

La questione è decisamente diversa: gli aiuti finanziari Europei sono destinati anche a sostenere le famiglie vulnerabili dei martiri e dei prigionieri, e non terroristi, e il diritto all'istruzione prevede programmi di studio della narrativa palestinese.

Stare a Gaza in appartamento al buio in un silenzio assordante interrotto solo dai droni, "zannana" come li chiamano a Gaza per il rumore simile al ronzio della zanzara, è veramente angosciante. Ma per fortuna per me è per breve tempo!. Dell'ultimo attacco israeliano, tre giorni nello scorso mese di agosto, sono rimasti crateri e parti di edifici demoliti. Le macerie sono già rimosse e nelle strade i poster dei 49 martiri di cui 16 erano bambini e adolescenti.

Dall'inizio dell'assedio, Israele ha lanciato quattro attacchi a Gaza, 2008, 2012, 2014 e 2021, ma sui crimini commessi contro i civili ancora silenzio sebbene le molteplici iniziative di Associazioni per i Diritti Umani e altri che chiedono la condanna di Israele e sanzioni. Abbiamo assistito in questi anni alla lenta ed inarrestabile distruzione del tessuto sociale del popolo palestinese e l'assedio dal 2007 ha reso invivibile la striscia di Gaza.

Negli ospedali e nei distretti sanitari si rincorrono le priorità di intervento lasciando che il personale medico e paramedico, demotivato e frustrato con un salario al 60%, trovi risposte alle necessità di cure salvavita e di prevenzione. Israele continua a negare il diritto alla cura e si allunga la lista delle richieste di permessi per le cure in ospedali fuori dalla striscia id Gaza. I minori molto spesso si vedono negare l'autorizzazione al passaggio del valico di Erez poiché i genitori non ottengono il permesso per accompagnare i figli malati.

A Gaza si chiedono perché l'Europa è attenta e vicina alla popolazione ucraina con l' invio di armi, sanzioni e condanne, mentre i crimini di Israele contro la popolazione palestinese non vengono perseguiti.

Durante la mia permanenza a Gaza, le aggressioni israeliane nei territori occupati sono state la quotidianità. In pochi giorni 11 martiri e più di 100 feriti, ma mentre scrivo il massacro di civili continua. Da Gaza grande solidarietà alla sofferenza dei fratelli aldilà dei muri e dei border.

Lascio la striscia di Gaza con la solita convinzione: hanno fatto di Gaza un laboratorio dove si sperimentano gli effetti sulla salute causati dai bombardamenti, dove si testa la capacità di resilienza della popolazione alle continue violenze. Con l'assedio Israele costringe la popolazione di Gaza a dipendere dagli aiuti internazionali, di cui i gazawi ne farebbero anche meno. Chiedono invece libertà di movimento e di scambi commerciali insomma il diritto all'autodeterminazione.

È pensiero diffuso che la "questione" palestinese vada risolta e che né gli aiuti umanitari né gli interventi di cooperazione internazionale sono la soluzione, anzi sono diventati "pelosi" strumenti che alimentano lo stato delle cose.


Aggiornamento Progetto

Servizi Socio Sanitari e Riabilitativi per diversamente abili – Anno II

Lo scorso mese di gennaio ha preso avvio il progetto finanziato con 8X1000 della Chiesa Valdese "Servizi Socio Sanitari e Riabilitativi per diversamente abili – Anno II." Il progetto, della durata di 9 mesi, si sviluppa nell'area a sud della striscia di Gaza, Khan Younis.

Le prestazioni sono a favore di 117 persone disabili : 16 Uomini, 9 donne, 60 ragazzi-bambini, 32 ragazze-bambine. Le attività sono gestite dal nostro partner locale Palestinian Medical Relief Society (P.M.R.S.) Gli operatori del P.M.R.S. si prendono cura di persone che presentano diverse disabilità derivate da difetti congeniti o conseguenti a parto, perdita o anormalità a carico di una funzione psicologica o fisica, disabilità acquisita a seguito di malattia e/o eventi traumatici. Le diverse prestazioni di servizi potranno essere fatte anche con l'ausilio di attrezzature. Per chi non può spostarsi il personale presterà il servizio a domicilio.

Gli obiettivi sono quelli di migliorare la condizione psico- fisica, dare sostenere psicologico anche per acquisire autonomia e autostima. 180 familiari verranno formati per aiutarli nella comprensione dei bisogni del disabile. Interventi finalizzati anche per abbattere barriere e per l'accettazione del disabile. Il P.M.R.S. ha assunto personale tecnico e altamente qualificato per gestire le attività del progetto: 1 fisioterapista, 1 terapista occupazionale, 1 tecnico della riabilitazione, 1 psicologo.

La prima settimana di gennaio il personale ha definito le modalità per sviluppare il progetto e si è proceduto alla identificazione e gestione dei casi di persone con disabilità. P.M.R.S. dispone di un database di disabili che necessitano di supporto riabilitativo. Lo staff del progetto ha iniziato a visitare e valutare i casi inseriti nel database, per determinare il tipo di servizi necessari e impostare il piano di trattamento. Le prestazioni possono essere fatte a domicilio per impossibilità di movimento da parte del disabile o presso il centro di riabilitazione del P.M.R.S.

I servizi forniti nel mese di gennaio per specifici servizi: tecnico riabilitazione ha trattato 38 disabili che hanno ricevuto complessivamente 132 prestazioni; fisioterapista ha trattato 48 disabili che hanno ricevuto complessivamente 139 prestazioni; terapista occupazionale ha trattato 31 disabili che hanno ricevuto complessivamente 104 prestazioni; psicologo ha trattato 11 disabili che hanno ricevuto complessivamente 33 prestazioni. Inoltre lo psicologo ha incontrato 25 cargivers che seguono il famigliare disabile.


Services Total Disabled person receiving services Total Sessions
Rehabilitation worker 38 132
Physiotherapy 48 139
Occupational therapy 31 104
Psychosocial support 11 33
Caregivers 25 25


I casi di disabilità più complicati hanno usufruito più di una volta al mese dei diversi servizi offerti dal progetto, quali fisioterapia, terapia occupazionale e riabilitazione.

Per il mese di febbraio, oltre a continuare l'erogazione dei servizi, è previsto un incontro sociale per i famigliari presso il Centro di Riabilitazione, della durata di circa 2 ore. La finalità dell'incontro, al quale parteciperanno 30 persone, è quella di creare una rete di relazioni che attraverso scambi di esperienze e occasioni di aggregazione possa creare legami sociali che durano nel tempo, che si alimentano e aiutano a vivere meglio.


Aggiornamento Marzo 2023

Dalla nostra inviata a Gaza

Nel corso della visita a Gaza ho incontrato Fatma.

Fatma è una bambina carina che il prossimo 3 maggio compie 5 anni. E' nata con paralisi spastica e le funzioni motorie sono compromesse. A settembre inizierà ad andare in una struttura per bambini con disabilità.

Fatma vive a El Burej nel centro della striscia di Gaza con il padre, la mamma e 7 fratelli di età compresa tra i 17 e 2 anni. Un fratello di Fatma, Zakaria, è anche lui affetto da paralisi.

Il padre non ha un lavoro fisso, si arrangia facendo lavori occasionali come muratore o per la raccolta delle olive. A Gaza oltre il 60% delle persone abili al lavoro non trovano un'occupazione fissa.

La famiglia versa in povere condizioni e ogni 3 mesi riceve aiuti in generi alimentari dall'Unrwa. Il pacco generi alimentari consiste in: 100 kg farina, 5 kg latte in polvere, 5 litri olio di mais, 5 kg. Zucchero, 5 kg ceci, 4 kg lenticchie, 5 kg riso. Dal pacco viveri sono state tolte le forniture di scatolette di tonno, carne e il formaggio.

L'Unrwa l' agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi, in seguito a gravi difficoltà nel bilancio ha ridotto le quantità di cibo distribuite alla popolazione. Le confezioni di cibo sono state uniformate e ciò ha determinato una condizione sfavorevole per le famiglie più numerose.

Secondo i dati Unrwa sono 1 milione e 100 le persone che hanno diritto a Gaza a ricevere gli aiuti.

Nel corso dell'incontro con Fatma, la mamma ha evidenziato la necessità di una carrozzina per poter spostare la bambina con facilità.
Grazie al progetto in corso dell''Associazione Fonti di Pace, a favore di persone con disabilità (50% dei quali sono bambini), e finanziato con l' 8X1000 della Chiesa Valdese, è stato possibile consegnare una carrozzina a Fatma.

La famiglia e Fatma ringraziano.

Gaza 3.3.2023


Aggiornamento Giugno 2023

Aggiornamento attività e servizi prestati dal Palestinian Medical relief Society, partner di Fonti di Pace nel progetto finanziato dalla Chiesa Valdese "Servizi Socio Sanitari e Riabilitativi per diversamente abili – II anno", sviluppato nella striscia di Gaza distretto di Khan Younis.

Durante il mese di maggio 2023, la popolazione di Gaza ha affrontato una nuova aggressione militare israeliana iniziata nelle prime ore di martedì mattina 9 maggio u.s.. Gli attacchi israeliani hanno minacciato tutta la popolazione di Gaza e in quattro giorni sono stati uccisi 33 civili di cui 3 donne e 6 bambini oltre a 147 feriti di cui 36 bambini e 21 donne. Inoltre, gli attacchi aerei e i bombardamenti israeliani hanno colpito abitazioni costringendo 73 famiglie ad abbandonare le loro case.

Causa i problemi di sicurezza e protezione, il personale del progetto ha sospeso il lavoro dal 10 maggio al 14 maggio u.s. e ha ripreso le regolari attività dopo che è stato annunciato il cessate il fuoco e la situazione della sicurezza è sembrata tornare "stabile".

Nel mese di maggio sono continuati servizi a favore delle 117 persone con diverse disabilità ed inserite nel progetto: uomini 16, donne 9, ragazzi 60, ragazze 32. Le attività: tecnico alla riabilitazione 115 prestazioni; Fisioterapista 123 prestazioni; Terapista occupazionale 101 prestazioni; supporto dello psicologo a persone con disabilità 14 prestazioni; supporto dello psicologo a caregivers 98 prestazioni.

I casi più complicati di disabilità beneficiato più di una volta nel corso del mese dei diversi servizi offerti quali servizi di riabilitazione, fisioterapia, terapia occupazionale e supporto psicologico.

Le prestazioni sono state effettuate sia presso il Centro di Riabilitazione che a domicilio. Dall'inizio del progetto gennaio a maggio c.a. le attività svolte dai professionisti: tecnico della riabilitazione 610 prestazioni; terapista occupazionale 510 prestazioni; fisioterapista 661 prestazioni; psicologo 526 prestazioni.

Il tecnico alla riabilitazione ha lavorato per migliorare la capacità di deambulazione, rendere la persona autonoma negli spostamenti dalla sedia a rotelle al letto, camminare con gli ausili messi a disposizione, rendere autonomi nell'afferrare oggetti o scrivere, dare equilibrio per coordinare i movimenti.


  • Osama, 6 anni soffre di una lussazione della spalla destra dalla nascita. Osama era stato visitato dal nostro addetto alla riabilitazione e dopo la valutazione, l'operatore ha messo a punto un piano di trattamento per ridurre il dolore e restituire mobilità spalla-braccio . Osama riferisce di " sentirsi come i suoi di classe, perché riesce a fare le cose con entrambe le mani; sono così felice!"


La terapista occupazionale ha fornito prestazioni a persone affette da paralisi cerebrale o con difficoltà di movimento e che non possono svolgere le loro attività quotidiane in modo indipendente. Il terapista occupazionale ha impostato sia trattamenti singoli che a piccoli gruppi. Le finalità sono di rendere autonoma la persona, quando possibile, nel compimento delle azioni base quotidiane quali mantenere l'igiene personale, mangiare e vestirsi. La terapista occupazionale lavora per rafforzare le abilità cognitive e percettive per migliorare la memoria, l'attenzione e il coordinamento movimenti per migliorare le prestazioni funzionali.


  • Ahed, 13 anni, soffre di paralisi cerebrale- tetraplegico. Non è in grado di camminare e ha problemi nei movimenti delle braccia. Per gli spostamenti usa la sedia a rotelle. Le prestazioni sono volte a migliorare le capacità motorie.


La fisioterapista ha impostato un piano di trattamento per le persone con diverse disabilità per migliorare le funzioni dei muscoli e dare equilibrio ed autonomia nei movimenti, come alzarsi in piedi. Prestazioni che mirano a migliorare o mantenere la mobilità articolare; esercizi di rafforzamento della forza muscolare e della resistenza.


  • Fares, 4 anni, soffre di macrocefalia, un aumento delle dimensioni della testa, oltre a problemi allo stomaco per i quali Fares ha un drenaggio addominale. Fares ha ritardi nello sviluppo: delle capacità motorie, del linguaggio e difficoltà di apprendimento. Il bambino era già inserito nel progetto di riabilitazione del primo anno. Aveva ricevuto un ausilio per aiutarlo a stare eretto e in equilibrio. La fisioterapista ha visto piccoli miglioramenti. Ora Fares è in grado di stare in piedi da solo e sta iniziando a muoversi con un deambulatore. La fisioterapista continua con esercizi per rafforzare i muscoli degli arti inferiori e superiori, mentre la terapista occupazionale lavora per rafforzare la memoria e la concentrazione.


La psicologa si rivolge alle persone con disabilità per dare loro fiducia, cambiare i pensieri negativi in pensieri positivi. Un supporto psicologico attraverso tecniche che inducano un cambiamento comportamentale concentrandosi sul lato positivo della loro vita, cercando le abilità che hanno e lavorare per esprimerle, sostenerli e aiutarli ad affrontare la paura, l'ansia, lo stress e come accettare il loro stato di salute. Per i caregivers le prestazioni dello psicologo sono volte a dare strumenti di resilienza e far prendere consapevolezza della condizione del disabile, come sostenerlo e come rapportarsi all'interno della famiglia e della comunità.


  • Durante il supporto psicologico ai caregivers si utilizzano tecniche volte a creare uno spazio sicuro-riservato in cui il caregiver possa esprimere le proprie emozioni, frustrazioni e preoccupazioni. Lo psicologo incoraggia la comunicazione per consentire di condividere i sentimenti senza paura del giudizio. Vengono fornite informazioni sulla disabilità del famigliare, sulla sua gestione e sulle risorse disponibili. Indicazioni e strategie per far fronte ai problemi e ridurre lo stress, per rafforzare l'autostima del caregiver prendendosi cura di se per ricaricarsi fisicamente ed emotivamente anche attraverso la momenti di socialità


Incontri gruppo psicologa - caregivers
Il 2 maggio 2023 si è tenuto un incontro per 28 caregivers, della durata di 2 ore, in collaborazione tra psicologa e terapista occupazionale. La terapista occupazionale ha fornito informazioni sull'importanza delle sue prestazioni volte al trattamento della persona con disabilità per aiutarle a migliorare la qualità generale della vita quotidiana come: lavarsi, vestirsi, pettinarsi, mangiare e andare in bagno. Migliorare le capacità di svolgere queste azioni in modo indipendente o con un'assistenza minima. Lo psicologo si è concentrato sull'importanza del ruolo del caregiver, affinchè prenda consapevolezza della condizione del famigliare disabile, non vivere la situazione come una umiliazione o con senso di colpa. Lo psicologo ha fatto dialogare tra loro i caregivers per condividere la loro esperienza e scambiare informazioni. Infine lo psicologo ha proposto momenti di rilassamento attraverso esercizi di respirazione per rilassarsi e ridurre lo stress.

Il secondo incontro sociale è stato condotto il 27 maggio 2023 per 30 caregivers della durata di due ore. La sessione è stata organizzata dallo psicologo dopo l'ultima aggressione militare israeliana contro la popolazione della striscia di Gaza. Nel corso dell'incontro lo psicologo si è concentrato sull'insegnamento ai caregivers delle azioni di primo supporto psicologico per mitigare l'impatto emotivo del trauma e facilitare una attenuazione dello stress. Un approccio che faccia sentire il disabile protetto dai suoi famigliari, aiutarlo ad esprimere le paure, le preoccupazioni, i disagi, i sentimenti cercando di dare sicurezza. A fine degli incontri sono stati distribuiti brouchures informative.



Ausili
Nel progetto è prevista la fornitura di 44 diversi ausili. Gli ausili sono importanti per le persone con disabilità perché possono fornire loro un maggiore livello di indipendenza, autonomia e mobilità. Utilizzando ausili le persone disabili possono anche superare le barriere e partecipare più attivamente alla vita della comunità. Di seguito la distribuzione degli ausili effettuata al mese di maggio.


Specifiche Ausilio Previsione Fornitura Distribuiti Da distribuire
Physiotherapy Ball 6 3 3
Ausilio verticale 8 3 5
Carrozzina per bambino 15 6 9
Carrozzina per adulto 12 12 0
Sedia WC con ruote 6 0 6
Nebulizzatore 10 10 0
Materassi antidecubito 7 5 2
Ausilio con ruote per bambino 7 5 2
Ausilio con ruote per adulto 8 2 6


Relazione Conclusiva Settembre 2023

Nel corso di 9 mesi attività, gennaio-settembre 2023, il team del nostro partner Palestinian Medical Relief Society riabilitatore, fisioterapista, terapista occupazionale, psicologo si è preso cura di 117 persone con disabilità.
Prestazioni effettuate nel corso del progetto gennaio - settembre 2023:


Descrizione Servizio Totale Erogati
Riabilitazione 1080
Fisioterapia 1236
Terapia Occupazionale 986
Supporto psicologico a disabili e Caregivers 961


Delle persone con disabilità, 117, alcune hanno usufruito di diverse tipologie di prestazione, a seconda delle necessità evidenziate.

Riabilitazione, risultati:
Durante il progetto 41 disabili hanno beneficiato delle prestazioni del Tecnico alla Riabilitazione. Nel corso di 9 mesi 32 disabili hanno riportato dei miglioramenti. Maggiore autonomia nei movimenti quali semplici spostamenti dalla carrozzina al letto; sicurezza nell'uso degli ausili messi a disposizione; raggiungimento di un equilibrio nella postura e coordinamento dei movimenti braccia, gambe.

Terapista Occupazionale, risultati:
Durante il progetto 37 disabili hanno beneficiato delle prestazioni del Terapista Occupazionale. Nel corso di 9 mesi per 23 disabili hanno riportato dei miglioramenti raggiungendo una parziale autonomia nelle attività quotidiane quali pettinarsi, mantenere l'igiene personale, mangiare, vestirsi e scrivere. L'attività del terapista occupazione è stata principalmente rivolta a stimolare l'attenzione del disabile, focalizzando sul coordinamento dei movimenti al fine di raggiungere l'autonoma per le piccole azioni quotidiane.

Fisioterapista, risultati:
Durante il progetto 55 disabili hanno beneficiato delle prestazioni del Fisioterapista. Nel corso dei 9 mesi per 33 disabili hanno riportato dei miglioramenti in particolare con un rafforzamento della massa muscolare. In generale le prestazioni volte al miglioramento e al mantenimento del corpo elastico e in equilibrio per permette di agire in autonomia.

Psicologa, risultati:
Durante il progetto 13 disabili hanno beneficiato di supporto psicologico individuale. Sono stati aiutati a costruire rapporti di confidenza, stimolare pensieri positivi, ridurre in taluni casi l'aggressività per un approccio positivo verso la comunità. Inoltre lo psicologo ha supportato 35 caregivers che hanno problemi di accettazione della condizione del disabile. Prestazioni volte a far acquisire fiducia alle caregivers, a gestire lo stress e i problemi derivanti dalle condizioni generali della famiglia, cercando anche di coinvolgere il coniuge nelle problematiche quotidiane.

Incontri di socialità:
Nel mese di settembre si è svolto l'ultimo incontro di socialità delle caregivers. Complessivamente nel corso del progetto sono stati 8 gli incontro con il coinvolgimento di 208 caregivers. Durante gli incontri i caregivers hanno potuto confrontarsi tra di loro, parlare dei loro problemi e della gestione del disabile, ricercando insieme le modalità e soluzioni per affrontare i momenti di difficoltà e stress. Per la partecipazione alle sessioni le caregivers hanno beneficiato del trasporto del Palestinian Medical Relief Society.

Ausili:
Gli ausili sono molto importanti per le persone disabili e sono considerati una parte dei servizi opfferti. Il loro uso molto spesso permette di superare le barriere architettoniche e di rendere la persona disabile più autonoma.

Nel corso del progetto sono stati distribuiti 75 ausili come da tabella qui sotto:


Specifiche Ausilio Previsione Fornitura Distribuiti Da Distribuire
Physiotherapy Ball 6 3 0
Ausilio verticale 8 6 0
Carrozzina per bambino 15 15 0
Carrozzina per adulto 12 12 0
Sedia WC con ruote 6 6 0
Nebulizzatore 10 10 0
Materassi antidecubito 7 7 0
Ausilio con ruote per bambino 3 3 0
Ausilio con ruote per adulto 8 8 0


Il mese di settembre 2023 è stata l'ultima missione nella striscia di Gaza di chiusura del progetto. Ho partecipato alle attività-prestazioni sul territorio da parte del fisioterapista, tecnico riabilitazione, terapista occupazione e psicologo.

Questi servizi vengono fatti a domicilio causa la difficile condizione che impedisce alla persona disabile di andare al Centro di Riabilitazione del P.M.R.S. (C.B.R.) . Prestazioni che è possibile fare anche senza l'ausilio di attrezzature. Con il mezzo del P.M.R.S. ho raggiunto con gli operatori le abitazioni, spesso vicino al border e considerate quindi aree a maggior rischio. I diversi operatori sono ben accolti nelle famiglie e le prestazioni vengono eseguite con professionalità.

Presso il C.B.R. invece ho seguito l'ultimo incontro di socialità tra lo psicologo e le caregivers. Le caregivers hanno raggiunto il C.B.R. con il mezzo del P.M.R.S.. L'incontro molto partecipato e di armonia anche tra le caregivers che in diversi momenti si sono confrontate sui loro bisogni personali e sulle loro paure. Lo stimolo della psicologa al dialogo, al confronto sulle problematiche quotidiane e a prendersi cura di se stesse.

Chiudiamo riportando il desiderio espresso dalle caregivers nel corso dell'incontro: "auspichiamo che le attività possano riprendere presto, per evitare che i nostri famigliari disabili perdano i benefici acquisiti".

Purtroppo dopo l'attacco del 7 ottobre non sapremo quando e come potremo ritornare ai "nostri" bambini ed adulti con disabilità e portare loro sollievo.

 

Anno I

Servizi Socio Sanitari e Riabilitativi per Diversamente Abili


  • La nostra Associazione da anni è impegnata a sostenere la popolazione della Striscia di Gaza, con particolare attenzione ai bisogni dei bambini e delle bambine. Negli ultimi tre anni abbiamo sostenuto l'ospedale pubblico El Shifa con acquisto di medicinali come da loro richiesta; materiali monouso per la cura dei denti presso la clinica Remal; l'acquisto di una autoclave per la sterilizzazione e materuali monuso per la Dental Unit del distretto sanitario di Shaty camp; sostegno alle donne in carcere con la fornitura di medicinali di base. Altri interventi in periodo di infezione covid con l'acquisto di kit igienici e pacchi di generi alimentari e abbiamo finanziato un mese di d.a.d. per i bambini del campo profughi di Nuiserat. Parte degli interventi sono stati realizzati in sinergia con l'Associazione Gazzella.

    L'esperienza di questi anni ci ha fatto conoscere meglio la quotidianeità della popolazione di Gaza e abbiamo così deciso di potenziare gli aiuti richiedendo il finanziamento 8x1000 della Chiesa Valdese per un progetto a favore delle persone affette da disabiltà. La proposta è stata sottoposta agli inizi dell'anno e lo scorso mese di settembre è stata comunicata l'approvazione.

    Il progetto "Servizi Socio Sanitari e Riabilitativi per Diversamente Abili" si svilupperà nella striscia di Gaza nel distretto di Khan Younis. Avrà inizio il 1 dicembre p.v. per la durata di 6 mesi.

Due milioni di palestinesi della striscia di Gaza, di cui il 56% sono bambini, vivono su un'area di 360 kmq. Da 13 anni i valichi di Rafah e Erez sono sotto controllo militare; gli spostamenti, in particolare per persone malate o con disabilità che devono curarsi, sono difficili. L'energia elettrica è disponibile 6/8 ore al giorno; quasi il 90% dell'acqua, causa l'elevata salinità e contaminazione, non rispetta gli standard "potabile", stabiliti dall'O.M.S. La disoccupazione nel 2020 è al 53%. Il 74% della popolazione è rifugiato e vivono con gli aiuti dell'UNRWA. In questa realtà di povertà una persona disabile vive con maggiore sofferenza ed è considerata spesso un peso o peggio una vergogna. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa dichiara che circa 100mila persone, il 5% della popolazione nella Striscia di Gaza, hanno disabilità motoria. L'O.M.S. riporta che nel corso degli anni 2018/2019, ogni mese, almeno tre bambini sono diventati permanentemente disabili a causa dei conflitti armati. Il sistema sanitario è sull'orlo del collasso per la cronica mancanza di farmaci, il 60% dei farmaci essenziali è in esaurimento; insufficienti le attrezzature per la cura e la prevenzione. Una situazione oggi aggravata dalla pandemia Covid19. Mancano strutture per la riabilitazione e le difficoltà e/o l' impossibilità di accesso alle cure rende il disabile ancor più vulnerabile. Una realtà sociale estremamente fragile dove il disabile e la famiglia sono spesso emarginati.

Per la realizzazione del progetto ci si avvarrà della collaborazione della Ong Palestinian Medical Relief Society (P.M.R.S.), soggetto sanitario che da decenni opera nella striscia di Gaza e in Westbank. Le prestazioni saranno principalmente fornite presso il loro centro di riabilitazione in località Khan Younis. In presenza di impossibilità di spostamenti da parte del disabile, i servizi verranno erogati a domicilio.

Nel progetto sono inserite 180 persone diversamente abili, con particolare attenzione alle donne e ai bambini. 50 disabili, 20 donne e 30 uomini, sono di età compresa tra i 18 anni e i 30 anni e 130 disabili, 60 femmine e 50 maschi, sono bambini/ragazzi di età compresa tra i 6 anni e i 18 anni. Le persone che riceveranno le prestazioni sono residenti nell'area sud della striscia di Gaza, nei distretti di Khan Younis e Rafah. Il progetto si rivolge a soggetti con diverse disabilità generate da: difetti congeniti o conseguenti a parto; persone con disabilità-menomazione intesa come perdita o anormalità a carico di una funzione psicologica o fisica; disabilità acquisita a seguito di malattia e/o eventi traumatici (incidenti, feriti durante gli attacchi).

Alle prestazioni di servizi per la riabilitazione il progetto include anche la fornitura di medicinali, di materiali monouso quali pannoloni, kit per l'igiene e guanti; è prevista anche la fornitura max di 50 ausili quali stampelle, deambulatori e carrozzine destinati ai casi più complessi.

Sono previste due giornate di formazione, quattro sessioni di 4 ore cadauna per complessive 16 ore, rivolte ai familiari delle persone disabili inserite nel progetto. Attraverso questi incontri di formazione i familiari potranno acquisire modalità di gestione della disabilità, comprendere i comportamenti e i bisogni della persona disabile e ricevere un sostegno psicologico. Sarà distribuito materiale informativo sul tema.

Per il progetto, Fonti di Pace ha avuto il finanziamento 8x1000 della chiesa Valdese di euro 26.540,00. Tale importo copre le spese per i salari di 4 fisoterapisti, l'autista, il formatore, l'adetto alle pulizie del centro, il coordinatore locale del progetto e una parte delle spese di viaggio nella striscia di Gaza del responsabile del progetto della nostra Associazione.

 

Aggiornamento Gennaio 2022

Il progetto Salute e Riabilitazione per i Disabili, finanziato con l'8 per mille Chiesa Valdese, realizzato dal Palestinian Medical Relief Society (P.M.R.S.) nella Striscia di Gaza nel distretto governativo di Khan Younis, ha avuto inizio Il 1° Dicembre 2021. Le attività intraprese:

Selezione del personale sanitario ( fisioterapisti, personale medico e coordinatori del progetto) che in una riunione hanno potuto discutere ed approfondire le metodologie da applicare.

Il P.R.M.S. ha a disposizione un database attraverso cui può selezionare i diversi casi di disabilità e individuare quindi le terapie di cui hanno bisogno. I servizi vengono prestati a domicilio per coloro che non possono spostarsi e altri presso il Centro di Riabilitazione (sessioni di fisioterapia, terapia occupazionale, riabilitazione). Sulla base delle necessità accertate verranno forniti materiali sanitari , monouso, e ausili.

I soggetti affetti da disabilità coinvolti sono 180 (18 Uomini- 16 donne- 99 ragazzi- 47 ragazze).
Il numero di coloro che hanno potuto usufruire delle terapie in programma è stato distribuito come segue:


Services Total Between 18-30 Between 6-18
    M F M F
CBR 118 11 12 62 33
Physiotherapy session 58 7 3 32 16
Occupational therapy 34 5 4 10 15


Center Based Total Between 18-30 Between 6-18
    M F M F
Physiotherapy session 52 7 3 28 14
Occupational therapy 29 5 4 6 14


Home Visit Total Between 18-30 Between 6-18
    M F M F
CBR 118 11 12 62 33
Physiotherapy session 6 0 0 4 2
Occupational therapy 5 0 0 4 1


Nel prossimo mese continueranno le terapie, seguite da verifiche del miglioramento dello stato di salute.
Nel mese di Febbraio saranno coinvolti i famigliari, 200 persone, che assistono i disabili ai quali verrà fatta la formazione per dare strumenti di comprensione ed apprendimento dei metodi necessari per aiutare il soggetto disabile. Se non ci saranno ritardi si darà avvio alla fornitura del materiale sanitario e monouso e ausili per i disabili.



Aggiornamento Febbraio 2022

Il personale ha predisposto un piano di cura per il disabile dopo averne valutato lo stato di salute e la tipologia di disabile in base all'obiettivo programmato da raggiungere per la persona disabile

I servizi del tecnico della Riabilitazione
L'operatore ha fissato obiettivi per un totale di 119 disabili per lavorare per il raggiungimento dell'obiettivo e per aiutare le persone disabili a diventare più indipendenti e praticare le loro attività quotidiane; rafforzare le loro capacità di comunicazione attraverso il contatto visivo mentre gli altri parlano con loro e integrarli anche nelle attività familiari e nella comunità.

Servizi di Terapia Occupazionale
Durante i due mesi del progetto, il terapista occupazionale ha affrontato 35 disabili, che hanno una paralisi cerebrale, difficoltà di movimento, non potevano svolgere le attività quotidiane in modo indipendente, debolezza dei muscoli delle mani, che rendono difficile la tenuta delle cose. Il terapista occupazionale ha impostato un piano di trattamento come gruppo: 13 persone disabili vengono formate su cose di base come mantenere l'igiene personale; 7 persone disabili sono seguite per renderle autonome nel mangiare e vestirsi; 15 persone disabili sono seguite per renderle autonome nei movimenti ed essere indipendenti nelle azioni quotidiane.

Servizi di fisioterapia
Per 60 disabili il piano di cura varia da caso a caso. Il fisioterapista del personale ha impostato il piano di trattamento come gruppo. L'approccio mira a migliorare i muscoli del tronco, le invalidità superiori e inferiori per 16 disabili. Per 23 disabili una attività per renderli autonomi nella mobilità e mantenere l'equilibrio durante la deambulazione. Per 21 disabili attività volte ad acquisire i i movimenti per alzarsi, sedersi, sdrairsi in autonomia.


Aggiornamento Aprile 2022

Monitoraggio a Gaza attività progetto "Servizi socio sanitari e riabilitativi per persone diversamente abili", finanziato con 8X1000 Chiesa Valdese. Disabili inseriti nel progetto 180. Prestazione servizi presso il Centro di Riabilitazione a Khan Younis e a domicilio. Professionisti: terapista occupazionale, fisioterapista, tecnico riabilitazione.

Le prestazione dei servizi presso il Centro di Riabilitazione e a domicilio sono di 20/30 minuti di attività.

  Totale Età 18-40 Età 6-18
    M F M F
Partecipanti al Progetto 180 18 16 99 47


Contesto e sviluppo progetto: le condizioni famigliari delle persone inserite nel progetto sono molto povere.
Il progetto si sta realizzando secondo gli obiettivi definiti, con attività finalizzate a sollevare-migliorare le difficoltà delle persone disabili e rinforzare le loro capacità e le risorse. Dare sostegno ai loro famigliari.

Nel mese di febbraio è stato completato il ciclo di formazione per i famigliari dei disabili, coinvolte 201 persone, 19 maschi e 182 femmine. La formazione è stata di 4 giorni, due sessioni al giorno di due ore ciascuna. Incontri dove si sono confrontate situazioni diverse e hanno condiviso le loro difficoltà.

Le prestazioni presso il Centro di Riabilitazione sono di qualità. I famigliari dei bambini disabili assistono alle prestazioni dei servizi, per acquisire conoscenza sulla disabilità e il trattamento. Ai genitori dei bambini vengono insegnate piccole manovre da poter fare anche a casa.

Criticità rilevate: per la persona disabile c'è anche il problema della adeguatezza dei luoghi di vita. Nel corso delle visite a domicilio ho constatato i tanti ostacoli che impediscono alla persona disabile di vivere la casa. Barriere architettoniche che impediscono movimenti, di fruire di spazi con adeguata sicurezza e grandi difficoltà dell'utilizzo dei servizi igienici.


Progressi per alcune delle persone inserite nel progetto:

  • 7 casi sono migliorati nella loro attività di vita quotidiana, come tenere le posate. Acquisito un pò di autonomia nel mangiare da soli;
  • 2 casi riescono a riconoscere e leggere i numeri e alcune lettere dell'alfabeto;
  • 4 casi hanno migliorato sicurezza nelle azioni quotidiane, come vestirsi e mangiare;
  • 7 casi hanno mostrato miglioramento nei movimenti e rafforzato la muscolatura;
  • 8 casi hanno mostrato un miglioramento della mobilità;
  • 8 casi riescono a stare in piedi da soli ed in equilibrio.

Durante il mese di marzo sono stati acquistati i sottoelencati dispositivi:

  • 2 carrozzine con comoda- (già assegnate)
  • 17 carrozzine, 10 per adulti e 7 per bambini - (già assegnate)
  • 5 girelli, 3 per bambini e 2 per adulti - (2 già assegnati)
  • 4 stabilizzatori posizione eretta per bambini - (3 già assegnati)
  • 3 materassi antidecubito - (2 già assegnati)
  • 3 nebulizzatori - (1 assegnato)

Distribuzione di medicinali e materiale monouso. I disabili con particolari situazione sanitarie stanno ricevendo farmaci quali: antibiotici, multivitaminici e altri farmaci vengono forniti dietro prescrizione medica. Distribuzione di guanti monouso, anche ai famigliari per attenzione all infezione Covid, e soluzioni salina normale utilizzato sia dai professionisti nel corso delle prestazioni che dai famigliari per alcune pratiche di igiene personale o per irrigazione naso/gola.

Visite a domicilio con il team del partner locale P.M.R.S.
Mahmud 11 anni affetto da paralisi celebrale. Totalmente compromesse le funzioni motorie, ma non intellettive. Le attività del fisioterapista sono rivolte alla stimolazione delle funzioni motorie. Riferisce che Mahmud ha fatto piccoli progressi, come riuscire a spingere la carrozzina da solo e afferrare oggetti.
Abir 26 anni ha espresso problemi neurologici dopo l'attacco israeliano dell'estate 2014. La sua casa è vicino al border e durante i bombardamenti Abir ha avuto attacchi di panico. Il referto medico parla di blocco psicologico post traumatico. Ha perso la funzionalità muscolare con conseguente paralisi. Le prestazioni del fisioterapista sono manipolazioni e sollecitazioni agli arti per una ripresa dei movimenti.
Gazel 8 anni è nata con un ritardo mentale e atrofia muscolare. Riceve servizi del tecnico riabilitazione per sollecitare, attenzione e concentrazione, funzione muscoli e stare in posizione eretta. E' stato dato in dotazione con il finanziamento 8x1000 Chiesa Valdese uno stabilizzatore postura eretta.
Nada 15 anni nata con problemi motori e deficit mano-braccio sinistro. Intervento all'età di 4 anni per tumore al cervello, perdita dell' equilibrio e del coordinamento movimenti. Prestazioni servizi del terapista occupazione per acquisire autonomia nelle attività quotidiane.
I disabili con particolari situazione sanitarie ricevono farmaci quali antibiotici, multivitaminici e ad altri vengono forniti farmaci dietro prescrizione medica.