PROPOSTA PER UN PADIGLIONE KURDISTAN

La Biennale 2009
Promosso da Marco Polo System
Con il patrocinio e la collaborazione di
Comune di Venezia
Provincia di Venezia
Municipalità di Venezia
Sala San Leonardo, Cannaregio, Venezia


Premessa

Il Kurdistan come entità politica nazionale non è mai esistito. Soltanto il Trattato di Sevres del 1920 stabilisce, all'articolo 62, che "una commissione con sede a Costantinopoli e formata da tre membri nominati dai governi britannico, francese e italiano, si occuperà di redarre entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente trattato uno schema di autonomia locale per le aree predominantemente kurde che si estendono all'est dell'Eufrate, a sud del confine sud dell'Armenia come sarà da qui determinata, e a nord della frontiera della Turchia con la Siria e la Mesopotamia..."

Il Trattato di Sevres rimase però lettera morta, presto sostituito dal Trattato di Losanna del 1923 che divise le 'aree abitate dai kurdi' tra la Turchia e le potenze vincitrici della prima guerra mondiale, Gran Bretagna, Francia, Russia.
I kurdi non accettarono mai il loro destino di popolo senza terra in maniera remissiva. Nei secoli, nelle quattro parti in cui vennero divisi (Turchia, Iran, Iraq e Siria), promossero rivolte e ribellioni. Rivolte che continuano anche oggi.

Studi in archeologia, etnologia e negli studi religiosi, hanno rivelato che la prima forma di società basata sullo stato ha trovato la sua sperimentazione in questa zona e le più antiche fonti scritte della storia umana sono state rinvenute nelle terre attraversate dai fiumi Tigri e Eufrate, nella Bassa Mesopotamia e possono essere attribuite ai Sumeri. Kurdistan, terra dei kurdi, è un termine usato fin dai tempi dei Selgiuchi iraniani. E Kurdistan è il termine usato dai viaggiatori europei fin dal quindicesimo secolo. Una terra montagnosa e selvaggia, mal definita nella sua estensione. Ma ben definita come regione perchè i suoi abitanti, i kurdi, apparivano così differenti dai loro vicini.

PERCHE' UN PADIGLIONE KURDISTAN

Prendiamo in prestito una frase del perchè un padiglione Rom. Si tratta di un atto di affermazione, non di un atto di difesa. Negli anni ormai le rivendicazioni kurde a uno stato nazionale sono state sostituite dalla ricerca, anche sperimentale (per quanto soltanto teorica vista la chiusura, spesso e volentieri, della controparte), di nuove forme di autonomia. In questo senso il tema della Biennale del 2009, Fare Mondi, ci sembra andare proprio nella direzione indicata dal movimento kurdo. Fare Mondi nel senso anche di sperimentare nuovi mondi. I movimenti politici kurdi, con motivazioni e sfumature diverse, rivendicano nuove forme di federalismo, autonomia nei confronti degli stati 'occupanti'. Ma se la richiesta di uno stato nazione nuovo, diverso, è venuta meno (e anche in questo senso ci pare che il movimento kurdo sia stato un precursore nell'identificare la crisi degli stati-nazione e quindi nel cercare forme e formule nuove di autonomia e struttura politica) non è certo venuta meno la richiesta del riconoscimento di una unità di popolo. I kurdi sono un popolo con caratteristiche linguistiche, antropologiche, culturali ben definite e precise.

Il padiglione Kurdistan dunque si pone idealmente in questa linea di ragionamento: offrire la possibilità al popolo kurdo di riunirsi, confrontarsi, scambiarsi idee e opinioni. Il dubbio forte è infatti quello che l'unità territoriale negata abbia anche compromesso la possibilità e potenzialità di uno sviluppo culturale e artistico che ha dovuto necessariamente procedere separato e con gradi di repressione e censura diversi a seconda dei paesi in cui esso veniva rappresentato.

La guerra è la caratteristica principale infatti in tutte e quattro le parti in cui è stato diviso il popolo kurdo. E guerra vuol dire distruzione, morte, annientamento, assimilazione... E per artisti lavorare in questo contesto è stato e continua a essere estremamente difficile, anche perché la connessione e i collegamenti vengono sistematicamente negati.

Questo padiglione alla Biennale vuole essere prima di tutto un terreno di confronto e produzione tra gli artisti kurdi. Che verranno dalle quattro parti 'storiche' in cui è stato diviso il popolo kurdo, Iraq, Iran, Siria e Turchia, ma anche dalla 'quinta' parte, più recente, in cui il popolo kurdo è stato costretto a vivere, quella rappresentata dall'esilio. La diaspora kurda infatti è una realtà di oltre 1milione e trecentomila persone soltanto nell'Europa occidentale.

In secondo luogo il Padiglione Kurdistan proprio perché la diaspora è una componente forte del popolo kurdo, intende interagire con l'ambiente che lo ospiterà. In questo caso Venezia e le sue dinamiche. In questo senso si inserisce la collaborazione con gli architetti e le competenze messe in campo da Re-Biennale: saranno loro a curare l'allestimento del Padiglione. Fare Mondi significa anche partire dal proprio esistente per trasformarlo.

Gli artisti che sono stati chiamati a rappresentare il popolo kurdo sono inevitabilmente una parte minima della ricchezza presente in questo travagliato popolo. Ma l'auspicio è che naturalmente questo sia solo l'inizio.

Programma

L'Esposizione

Gli artisti sono 10, provenienti dalle parti in cui il Kurdistan è stato diviso, quindi Iran, Iraq, Siria e Turchia più due artisti provenienti dalla diaspora.

  • Malva (Kurdistan siriano)
  • Nuri Aslan (Kurdistan turco)
  • Huseyin Isik (Kurdistan turco)
  • Mire Hekan (Kurdistan siriano)
  • Fuad Aziz (Kurdistan iracheno)
  • Baldin Ahmad (Kurdistan iracheno)
  • Ilter Rezan (Kurdistan turco)
  • Karani Jamil (Kurdistan iracheno)
  • Loghman Seyvan (Kurdistan iraniano)
  • Ahmad Kalil Fard (Kurdistan iraniano)

Gli Eventi

  • Weekend di cinema kurdo. Sarà presentata una selezione di lungo e cortometaggi e documentari della proflifica produzione cinematografica kurda. Nel weekend lungo (dal giovedì alla domenica) si svolgeranno anche tre incontri con i registi (Bahman Ghobadi, Huseyin Karabey e Kazim Oz).
  • Tre-quattro concerti-appuntamenti di musica kurda. Nel periodo di apertura de La Biennale sarà possibile incontrare alcuni dei musicisti più rappresentativi.
  • Un sabato a teatro. Sarà presentato uno spettacolo teatrale e un incontro.
  • Una serie di dibattiti e incontri tematici (anche organizzati da alcuni dei soggetti che abbiamo definito 'amici del padiglione Kurdistan').

Ente Promotore del Padiglione Kurdistan

Marco Polo System

Curatori

Il Padiglione ha scelto come metodo di lavoro di avvalersi di un collettivo che curerà sia la scelta degli artisti che l'allestimento del Padiglione. Del collettivo fanno parte Malva (artista), Bahman Ghobadi (regista), Leyla Zana (ex parlamentare), Bengin Aksu (artista e poetessa), Mustafa Gundogdu (curatore London Kurdish Film Festival), Baykar Sivazliyan (docente universitario), Orsola Casagrande (giornalista), Marina Nebbiolo (antropologa), Emiliano Gandolfi (architetto, co-curatore Padiglione Italia Biennale Architettura 2007), Judith Revel (filosofa), Lorenzo Romito (architetto, Stalker/On), Paola Fachin (architetto, Geologika), Giulio Grillo (Re-biennale).

Gli Artisti

MALVA OMAR HAMDI

Nato nel 1951 a AI-Hasaka, Kurdistan Siriano. Ha lavorato come artista grafico e critico d'arte in Siria. Dal 1978 vive e lavora a Vienna. E membro della Federazione Generale degli Artisti Austriaci e dell'Unesco. Membro di Kunstlerhaus, Vienna. I suoi lavori sono stati esposti in numerose gallerie d'arte compresa la Arnot Gallery di New York, che è anche sua agente.

Born in 1951 in AI-Hasaka, Syrian Kurdistan. Worked as a graphic artist for the Syrian Press, where he also wrote articles an Artistic Critism. - Settled in Vienna since 1978. Member of the General Federation of Austrian Artists and the UNESCO. - Member of the Künstlerhaus - Wien. His works of Art are widely exhibited in several art Galleries, including in particular, Arnot Gallery New York, which act as a representative of his works.

 


NURI ASLAN

Nato nel 1959 a Dersim, Kurdistan Turco. Vive in Germania. Le sue opere sono state esposte in numerosi paesi.

Born in 1959 in Dersim, Turkish Kurdistan. He lives in Germany. His works have been widely exhibited around the world.

 


KARANI JAMIL

Nato nel 1954 a Hewler (Erbil), Kurdistan Iracheno. Ha studiato all'Accademia di Baghdad. E' arrivato in Italia nel 1979. Nel 1984 si è trasferito in Spagna dove vive e lavora. Ha esposto in vari paesi.

Born in 1954 in Hewler (Erbil), Iraqi Kurdistan. He studied fine arts in Baghdad. He moved to Italy in 1979 and in 1984 he moved to Spain where he lives and works. He had numerous exhibitions.

 


AHMAD KALIFARD

Nato nel 1961 a Sanandaj, Kurdistan Iraniano. Pittore e scultore. Membro della società dei pittori iraniani. Membro del gruppo 30+. Le sue opere sono state esposte in vari paesi. Vive in Iran.

Born in 1961 in Sanandaj, Irianian Kurdistan. Painter and sculptor. He is a member of the Iranian Painters Society and a member of the group 30+. He has been widely exhibited around the world. He lives in Iran.

 


LOGHMAN SEYVAN

Nato a Sinne, Kurdistan Iraniano. Ispirato da autori come Mehdi Ziaoddini e Fardin Sadegh Ayubi ha iniziato la sua attività artistica nel 1995. Ha esposto soprattutto in Iran, dove vive.

Born in Sinne, Iranian Kurdistan. He has been inspired by Kurdish artists, such as Mehdi Ziaoddini and Fardin Sadegh Ayubi has started his art activities in 1995. His works has been exhibited especially in Iran where he lives.

 


LAMIA JAMAL TALABANI

Lamia Jamal Al-Talabani è nata nel Kurdistan Iracheno. Si è laureata all'Università di Baghdad. Artista autodidatta, ha sperimentato la pittura, la ceramica e infine la scultura. Attualmente vive in Giordania.

Born in Iraqi Kurdistan, graduated from Baghdad University, MSc degree in Human Nutrition from London University. Married to Dr.Hikmet Kazimi. At present she lives in Jordan. Basically a self taught artist, she has taken courses at universities and institutions with experienced and accomplished artists. Her work has evolved through the years, taking her from oil painting to ceramics and finally to sculpture.

 


MIRE HEKAN (JAMAL ABDO)

Nato nel 1961 a Tal Kedich, vicino a Derbesiye, Kurdistan Siriano. Crescere al confine turco-siriano ha reso la partizione del suo paese una realtà quotidiana. Si è avvicinato presto all'arte. Nel 1980 ha ottenuto il diploma e nel 1981, a diciannove anni ha lasciato il suo paese. Da allora vive e lavora in Germania.

Jamal Abdo is in Tal Kedich near Derbesiye, Southwestern Kurdistan in 1961. Growing up at the Syrian-Turkish border makes the partition of his country become an everyday reality. Early on he develops an interest for acting and painting. In 1980 he finishes school with A-levels. In 1981 at the age of nineteen he leaves his country; ever since Jamal lives and works in Germany.

 


FUAD AZIZ

Nato ad Erbil, Kurdistan Iracheno, nel 1951, si diploma all'Istituto di Belle Arti di Baghdad nel 1974. Tre anni dopo è a Firenze, città dove tuttora vive e lavora. Pittore, illustratore di libri e scultore.

Born in Erbil, Iraqi Kurdistan in 1951. He studied at Baghdad Fine Arts University and he graduated in 1974. Three years later he moved to Florence where he still lives and works. He is a painter, books illustrator and sculptor.

 


BALDIN AHMAD

Nato nel 1954 nel Kurdistan Iracheno. Ha studiato a Baghdad e in Italia. Vive e lavora in Olanda.

Born in 1954 in Iraqi Kurdistan. He studied in Baghdad and in Italy. He lives and works in the Netherlands.

 


HUSEYIN ISIK

Nato nel Kurdistan Turco. Vive e lavora in Austria.

Born in Turkish Kurdistan. He lives and works in Austria.

 



Budget

Voce Totale
Spese di viaggio x 10 artisti kurdi 8.000,00 €
Soggiorno e mantenimento 4.000,00 €
Spese di installazione 6.000,00 €
 
Totale spese 18.000,00 €


CON IL SOSTEGNO E LA COLLABORAZIONE DI

  • Comune di Venezia
  • Provincia di Venezia
  • Municipalità Venezia
  • Ciscase
  • Regione Emilia Romagna
  • Provincia di Livorno
  • Provincia di Firenze
  • Provincia di Roma
  • Istituto kurdo di Parigi
  • Istituto kurdo di Bruxelles
  • Istituto kurdo di Berlino
  • Istituto kurdo di Colonia
  • Istituto kurdo di Istanbul
  • Kurdish Human Rights Project
  • MKM, centro culturale della Mesopotamia
  • Festival Cinema Kurdo, Londra
  • Delfina Foundation